domenica 22 aprile 2012

SCHIAVI DELLA "LIBERTà"

Indipendenza, Sovranità, Potere di autodeterminazione. Caratteristiche e principi fondamentali di cui ogni Nazione dovrebbe essere dotata. Sovranità, politica, monetaria, economica. Abbiamo assistito in questi giorni all’arresto dei nostri Marò che stavano svolgendo il loro lavoro su una nave da crociera italiana, da parte dell’India, ed anche in questo caso abbiamo avuto la riprova dello scarso peso istituzionale che il nostro paese riveste all’interno della comunità internazionale. Un’Unione Europea che impone obblighi comprensibilmente deleteri anche da un bambino. Pratico esempio è l’ultima direttiva Ue con cui la Regione Sicilia viene costretta a distruggere tonnellate di arance per far si che l’Italia ne acquisti dai paesi del Maghreb. Un paese che paga l”affitto” delle sue banconote alla Banca centrale europea e al Fondo monetario internazionale pur avendo una delle più grandi riserve auree al mondo. Bande di disperati che approdano dai vicini paesi sottosviluppati e che lo Stato tutela come se fossero figli di questa terra ed anche più, a discapito di chi invece lo è davvero, il tutto sotto la spinta dell’alta imprenditoria cosi contenta di poterli sfruttare, mentre l’italiano viene licenziato senza remore alcuna (ricordiamo anche l’ennesimo tentativo di intaccare l’art.18). Come dimenticarsi poi di accise su accise imposte dal burattino Monti che gravano innalzando irrimediabilmente il prezzo del carburante ormai oltre i 2 euro facendoci credere che sia tutto necessario per risolvere questa “crisi”, cosi come gli aumenti per Iva e Ici (ops Imu). Un paese che va a rotoli insomma e che vede poco lontane le sorti della vicina Grecia. E cosa dire delle operazioni militari in cui i nostri soldati perdono continuamente la vita per interessi altrui? Un esercito impiegato da Nato e Usa come strumento di offensiva (ma loro le chiamano guerre di liberazione) o “peacekeeping” in paesi che si permettono di opporsi ai voleri dei nostri vecchi “liberatori”. Verrebbe spontaneo da chiedersi “ma perché un esercito lo abbiamo ancora?” In effetti quel tricolore cucito sulla manica ha ormai davvero poco senso. Una volta si combatteva per il proprio paese, oggi ne serviamo un altro. E l’italiano medio continua imperterrito nelle diatribe politiche interne pensando a chi votare quando questo governo “tecnico” sarà finito. Tranquilli, vi cambierà poco. Il pensiero torna ad un lontano 8 Settembre di tanti anni fa dove di “voto” ne fu dato un altro e questa sovranità abbiamo scelto di perderla. Ma d’altronde pensandoci bene, visto che in questi giorni ricade la ricorrenza della tanto amata “liberazione” questo è il duro prezzo da pagare per stare dalla parte di coloro che vinsero tanto tempo fa, (sfruttati e a testa bassa, ma pur sempre tra chi comanda no?) e che qualcuno chiamava con disprezzo demoplutocrazie occidentali. Forse col senno di poi questo qualcuno non aveva tutti i torti…

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