sabato 13 novembre 2010



Oggi pomeriggio i militanti dell'Associazione Culturale Tradizionalista Sol Invictus hanno tenuto un banchetto volantinando per il centro di San Benedetto del Tronto in memoria di Gabriele Sandri. Chi dimentica è complice...GIUSTIZIA PER GABRIELE !

lunedì 8 novembre 2010

L'ALTRA FACCIA DEL CAPITALE

Secondo quanto trasmesso dal regista Michael Moore nel suo recentissimo film “Capitalism: a love story”, in America la ricchezza è detenuta da circa l’1% della popolazione mentre il restante 99% passa la propria vita alla vana ricerca di accaparrarsi anch’essa la sua fetta di benessere. Alla “vana ricerca”, poiché come fa notare lo stesso Moore, questa piccolissima parte di popolo, tanto esigua quanto ricca e potente, si oppone in maniera traversale. Ora, non staremo qui ad analizzare attraverso quali escamotage questa lobbie di plutocrati riesce in tutto ciò e nemmeno vogliamo dare seguito alla riflessione finale del regista-produttore, secondo il quale la Democrazia è la soluzione a questa ingiustizia collettiva. Come abbiamo già sostenuto e ripetuto in passato, essendo la Democrazia rappresentativa, e non diretta quindi, essa presta il fianco, fino ad esserne divorata, al capitale e ai suoi fautori. Gli Usa, da sempre espressione massima del capitalismo e del iper-libero mercato, hanno inculcato nei propri cittadini la filosofia secondo il quale la libertà di una persona è sostanzialmente nella possibilità, più o meno concreta, di diventare ricchi. A guardare con occhio critico, cercando con malizia l’altra faccia della medaglia, al di là dei bei sorrisi ostentati dai manager di wall street, ci sono dei retroscena agghiaccianti sulle condizioni della “popolazione coloniale americana” (i veri Americani, ovvero gli Indiani, dopo lo sterminio di un paio di secoli fa sono rimasti poco più di 2 milioni, ovvero l’1% scarso dell’intera popolazione). L’America è Il paese con il più alto numero di barboni in rapporto al numero di abitanti; un cittadino avente diritto di voto su due si astiene; sono circa due milioni i giovani americani che non riescono ad iscriversi all’università perché non hanno i soldi, i restanti invece sono costretti a contrarre un debito che oscilla tra i 50000 e i 140000 dollari, per mutui che hanno una durata media di 25 anni; il numero dei pignoramenti di case nel biennio 2009-2010 è salito del 25%; 50 milioni circa sono le persone (praticamente la popolazione italiana) che non hanno un’assicurazione sanitaria e di conseguenza non possono accedere alle cure mediche, anche quelle di prima necessità, mentre dei circa 250 milioni di assicurati è a volte difficile, se non impossibile, accedere alle coperture finanziarie garantite dalle assicurazioni e negate attraverso le più disparate congetture legali. Il capitalismo attraverso i suoi falsi miti e le sue martellanti propagande, è riuscito nel suo intento: la divisione individualistica dell’essere umano. Gli Uomini isolati e comprati, non cooperano più in funzione del bene superiore della collettività e dello Stato, ma si emancipano in funzione della loro egoistica libertà individuale. E’ questo il modello che stiamo importando qui nella cara e vecchia Europa. I governi di tutti gli stati dell’unione (economica) europea servono e seguono diligentemente il nuovo padrone a stelle e strisce in guerre senza senso e in discorsi nei quali il sostantivo più frequentemente usato è “Pil”. Lo smantellamento graduale, costante e crescente, dello Stato Sociale istituito più di 60 anni fa, sta alimentando in maniera vertiginosa la lotta di classe tra poveri, sempre più poveri, e ricchi, sempre più ricchi. E’ d’obbligo quindi in questo senso, ripristinare il ruolo di faro del mondo culturale e sociale, staccando l’Europa da questo regime capitalistico, liberandosi dei suoi avidi usurai profittatori e senza scrupoli.